Dopo i primi 4 mesi di vita, il neonato intraprende una nuova fase. Si accinge a conoscere sempre più il mondo che lo circonda. Il ritmo delle sue giornate cambierà. Inizierà, infatti, a tenere su la testa, a giocare con i suoi piedini, a riconoscere i volti e anche la sua vista finirà per svilupparsi completamente. A mano, a mano si accingerà, inoltre, anche alla scoperta di nuovi sapori. Dopo i primi 4 mesi la vita del neonato non sarà più fatta di poppate e lunghe dormite in culla, ma inizierà lo svezzamento e con esso il bisogno di una vita più attiva e vivace. Ciò nonostante lo svezzamento deve essere graduale, in quanto lo stomaco del neonato non è abituato a digerire sostanze più solide o, comunque, diverse dal latte materno.
Lo svezzamento avviene dai 17 ai 26 mesi ed è una fase molto delicata per il bambino. Ecco perché diventa di fondamentale importanza che questo percorso venga intrapreso seguiti passo dopo passo dal proprio pediatra. Sono necessarie specifiche informazioni che determinano il cambiamento dell’alimentazione nel bambino che dalla suzione passerà alle pappe liquide e arriverà poi alla masticazione.
Quali sono i consigli per lo svezzamento del neonato?
Le prime pappe per neonati possono essere degli omogenizzati alla frutta. In particolare quello a pera o a mela vanno preferiti agli altri gusti essendo la mela e la pera alimenti più facili da digerire. Inizialmente si tratterà solo di un assaggio: un paio di cucchiaini a metà mattina o a metà pomeriggio tra le varie poppate. Poi, gradualmente, si prosegue aumentando i grammi: dai 20 grammi al giorno fino ad arrivare dopo 2/4 settimane al vasetto intero di 80/100 grammi.
La cosa ideale sarebbe quella di preparare gli omogenzzati in casa utilizzando frutta fresca. Bisogna, però, avere l’accortezza di grattugiare o frullare la frutta minuziosamente, fino a renderla praticamente liquida. È possibile aggiungere anche qualche goccia di limone.
È necessario ricordare, però, che in questo periodo di vita del neonato, resta di fondamentale importanza il latte materno. Sia per uno sviluppo fisico che emotivo, il latte della mamma è ancora importantissimo e si sostiene che continuare ad allattare anche in fase di svezzamento garantisca benefici assicurati alla crescita del neonato. Quindi, in realtà, in questa fase si tratta di integrare ben pochi alimenti al latte materno, che deve rimanere invece l’alimento base. Il pediatra potrà consigliere, infatti, un unico pasto o a pranzo o a cena di brodo vegetale, 2 cucchiai di crema di riso, 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva a crudo e un cucchiaino di parmigiano reggiano.
Lasciati seguire dal tuo pediatra passo dopo passo per essere tranquilla di seguire un’alimentazione completa per il tuo bambino e che soddisfi le sue esigenze graduali di adattamento al cibo solido.